Lui & Lei
Il commesso viaggiatore Cap. 2
di jackflash
27.12.2022 |
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"Lo strap on però non servì solo a Roberta e Sonia insieme..."
Cinque anni erano passati dall'avventura di Sandro con Mara, la cinquantenne porca, e tante cose erano accadute.Ora lui stava con Lisa, una coetanea conosciuta grazie ad amicizie comuni, da circa tre anni e le cose andavano così, così. A Lisa piaceva scopare, aveva anche un gran fisico, alta com'era e con delle tette grandi e sode, per non parlare del culo che attirava sguardi sia maschili che femminili. Il suo difetto però era, almeno agli occhi di Sandro, l'avere parecchi limiti in fatto di sesso. Si scopava spesso e Lisa si concentrava con grande ardore quando glielo succhiava ma durante i 69 non gradiva che lui le infilasse la lingua nel culo e nemmeno un dito. Quando lui le aveva chiesto di fare sesso anale, lei si era rifiutata e aveva risposto picche anche all'idea di andare in un club privé, così, tanto per provare. La sua idea di sesso porco era mettersi a pecorina e farsi sbattere. Divertente ma niente di paragonabile all'esperienza che Sandro aveva avuto con Mara.
Col tempo Sandro aveva provato a chiederle altre cose. In occasione di un weekend in un agriturismo, raggiunto dopo un viaggio piuttosto lungo, appena arrivati in camera lei disse che doveva fare pipì urgentemente e così Sandro la butto lì "Posso guardarti mentre la fai?"
Lei si voltò con uno sguardo a metà fra il rimprovero e lo schifato "Perché?"
"Perché mi eccita"
"Ti eccita guardare le donne che pisciano?"
"Moltissimo"
"Non se ne parla" e si infilò in bagno chiudendo la porta a chiave mentre Sandro si eccitava comunque sentendo lo scroscio della sua pipì.
Quel weekend fu un incubo. Lisa ci mise qualche ora a "dimenticare" la cosa della pipì ma al ristorante tornò a galla il discorso anal e le cose peggiorarono.
"A te piacerebbe che qualcuno te lo mettesse nel culo?" chiese lei stizzita
Sandro stava per rispondere che ci aveva anche pensato e che spesso si masturbava con. due dita dietro o impalandosi sul manico dello spazzolone che però penetrava solo di qualche millimetro ma non lo disse.
Si limitò a bofonchiare qualcosa prima di decidere che per quel weekend se Lisa voleva godere avrebbe dovuto arrangiarsi da sola.
Da lì le cose non fecero che peggiorare e la loro storia finì dopo poco più di tre anni.
Così Sandro si ritrovò di nuovo single. Sperò di vivere altre avventure come con Mara ma non accadeva nulla e quindi riprese a frequentare le strade. Spesso si fermava e chiedeva alle prostitute di pisciare davanti a lui. Loro lo facevano e lui veniva facendosi una sega davanti a loro. Per riempire il tempo libero aveva ripreso a giocare a calcio e questo cambiò radicalmente il suo modo di vedere le cose. Sempre più spesso si sorprendeva a guardare il cazzo dei suoi compagni in doccia e sempre più spesso le sue fantasie andavano in quella direzione anche se in strada andava sempre con donne.
Una sera però uscì ripetendo a se stesso che avrebbe cercato una donna ma finì "per caso" in una zona in cui c'erano solo trans. Ne caricò una e si fece masturbare ma quella aveva un body molto spesso e non aveva alcuna intenzione di spogliarsi così Sandro si ritrovò ad accarezzare un pacco sepolto sotto ad almeno due strati di tessuto vario.
Ci riprovò la settimana dopo ed andò decisamente meglio. La trans di colore tirò fuori il cazzo appena appartati, un cazzo che, appena barzotto era lungo come il suo da duro. Si masturbarono a vicenda e Sandro si eccitò da morire nel masturbare la trans; si accorse che tenere in mano un cazzo gli piaceva tantissimo e così proseguì. Un altra settimana e un altra avventura, questa volta con una trav, quindi un uomo travestito da donna, niente seno ma un cazzo fantastico che gli regalò una copiosissima venuta un pò in mano e un pò sul tappetino. Dovette resistere alla tentazione di leccarsi la mano.
Cominciò a pensare di essere gay ma la fica continuava a piacergli da morire e proprio quando era nel pieno del suo periodo trans conobbe Roberta, un altra cinquantenne indimenticabile. Aveva un seno enorme, da matrona, e uscirono insieme per circa sei mesi. In quei sei mesi accadde di tutto. Roberta era single e quindi casa sua divenne una specie di parco giochi per Sandro. Quando lui le confidò la cosa del pissing lei lo fece sdraiare nella vasca da bagno e gli pisciò direttamente in faccia. Poi venne il periodo dei clisteri che Sandro le praticò per parecchie volte. Roberta voleva che lui stesse davanti a lei a masturbarsi mentre lei, sulla tazza, evacuava. Finito quello si faceva scopare ed inculare selvaggiamente. Poi ci fu la fase lesbo. In questi casi lui doveva sedersi sul divano e guardare Roberta e una sua amica, Sonia impegnate con cazzi di gomma, posizione scissor, 69 e strap on vari, oltre naturalmente al pissing reciproco fra le due zoccole. Lo strap on però non servì solo a Roberta e Sonia insieme.
Una sera lei iniziò una sessione di rimming interminabile con Sandro a novanta gradi e col culo al vento. Poi lui sentì che lo stava lubrificando con qualcosa e la vide mettersi lo strap on. Non pensò minimamente a tirarsi indietro; voleva farsi scopare e quella sera lo prese in culo da volontario entusiasta. Provò dolore ma quando si sentì riempito dal fallo finto, il suo cazzo si alzò e divenne duro come mai era stato. Roberta lo inculò con la stessa furia che tante volte lui le aveva riservato. Le donne gli piacevano immensamente più di qualsiasi cazzo ma da quella sera la sua vita fu letteralmente divisa in due......continua...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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